Language: italian
Autore: Vincenzo Ruggieri SJ
ISBN 978-88-97789-23-9
La montagna concede all’uomo il distacco dal caotico vociferare, foss’anche urbano, della pianura sottostante; e ancora l’appartenenza a ritmi atavici scanditi da stagioni. Le vicinanze umane sulla montagna sono tessute da voci che corrono fra gli insediamenti, voci che richiedono un tempo non battuto usualmente, bensì imposto dall’urgenza delle voci. La montagna inoltre impone all’uomo ad essa estraneo il peso della possanza, percepibile nella luce diurna, ascosa ma udibile nel buio della notte.
Gran parte di quanto si narra nelle pagine del volume s’è svolto in montagna, sull’Alacadağ, un massiccio che si dissemina nell’entroterra nord-orientale della città di Myra, oggi Demre o Kalé, nel corno sud-occidentale della Turchia. E di uomo che su d’essa è nato e vissuto si parlerà; il suo nome è Nicola, meglio conosciuto come Nicola di Sion. E Sion richiama sì Gerusalemme, ma sulla montagna dell’ Alacadağ; Sion è una lucerna accesa per far luce, è una costruzione monolite che, pur se sottoposta a tempeste, resta salda ed incrollabile. Si tratta, dunque, di Nicola e della Santa Sion, inscindibile unità d’un uomo fattosi monaco e del suo monastero, ambedue custoditi dalla montagna ed amati dalla schietta popolazione montanara.
Vincenzo Ruggieri, gesuita, è da molti anni impegnato nel lavoro storico-archeologico, ha pubblicato estensivamente sulla storia, archeologia, arte ed agiografia della Caria, Licia, Panfilia, Pisidia, antichi territori dell’Asia Minore (oggi Turchia). A latere lavora sulla ricostruzione dell’archivio medievale di Vieste (FG) distrutto dagli Ottomani nel XVI secolo.