La Veglia Pasquale e gli After-Hours. Considerazioni sul rito cristiano
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Autore: Gianandrea Di Donna

ISBN 978-88-97789-96-3 | Pagine 96 | Anno 2022

E-book: clicca qui per la versione Kindle a Euro 8,90

“Quando si celebra, si entra dentro una silenziosa tempesta. Di un amato, di un amante, che è Dio.” Così l’autore accenna alla potenza che si dispiega nel rito cristiano. La teologia della liturgia accompagna il movimento dalla veritas dogmatica alla sfida pratica, di sapore quasi atletico – Paolo lo intuiva –, che è dare visibilità all’incontenibile, sapore all’ineffabile, voce a ciò che è oltre la misura umana.

Nella Veglia Pasquale il tempo si dissolve, le retoriche mondane sono bandite ed ecco la poesia e la profezia, mentre si canta la luce gentile che ha salvato ogni istante della storia e fiorisce, tra le mani giunte del celebrante, la rosa del sangue dell’Agnello. Essa chiede l’eccesso. Non è poi lontana dalla voglia che hanno i ragazzi di stare fuori oltre l’alba, nei loro after-hours. Ma, dalle Lodi mattutine ai Vespri, dall’Eucaristia agli altri sacramenti, ogni celebrazione è esmesuranza. Ciascun particolare, nella liturgia, ha in sé tutta la pulsazione pasquale. Quando gli accoliti accendono il turibolo, dovrebbero farlo con la fede con cui il Serafino porta alle labbra di Isaia i carboni ardenti. E questo è anche il modo più efficace per ridare vigore alla prima dotazione pastorale che la Chiesa ha: l’uomo credente.

La storia della salvezza non è fatta per costruire seguaci. Maria, sotto la croce, è lì per divenire una sola carne con il nuovo Adamo, Cristo, il Verbo “incontenibilmente sacrificato”. Noi siamo quella sposa, trafitta. Lo scopo dell’Eucaristia è dichiarato all’introito: lo Sposo porta la Chiesa al banchetto per essere “una caro”. E tu, dal primo suono della campanella che dà il la alle nozze, ardi. Ardi.

Gianandrea Di Donna (1965) presbitero della Diocesi di Padova, è docente di Liturgia alla Facoltà Teologica del Triveneto e all’ISSR di Padova, al Pontificio Istituto Orientale e alla Pontificia Università della Santa Croce in Urbe, all’Istituto Laurentianum di Venezia. Responsabile della Commissione per la Liturgia della Conferenza Episcopale Triveneto, è delegato vescovile per il Catecumenato e direttore dell’Ufficio per la Liturgia della Diocesi di Padova. Ha pubblicato per Pontificio Istituto Orientale & Valore Italiano™ nel 2017 Canones Pœnitentiales (Kanonika n.24)